Bombardamento di Sinopoli
(Primo settembre 1943)

Il Paese di
Sinopoli


         
Foto scattate durante la seconda guerra mondiale

Bombardamento di Sinopoli.

Era l'alba del I settembre 1943, il sole con la sua luce contrastava con la cupa trisrtezza dei nostri volti; tutti ci guardavamo intorno e poiché ormai s'era abituati a vedere tedeschi in giro per il paese, non avendone visto quel mattino nessuno, ci interrogavamo, domandandoci in silenzio il perché di quella notturna ed improvvisa evacuazione. Colonne di fumo sì vedevano in lontananza, l'invasore tedesco tutto bruciava e distruggeva mentre si ritirava. In quei luoghi ove il giorno prima v’erano centinaia di automezzi e armi, rimaneva solo qualche mezzo in avaria abbandonato all'assalto dei cittadini. Ma cos 'era avvenuto durante la notte? Si disse dopo molto tempo che il comando tedesco era stato informato che aerei americani avrebbero bombardato a tappeto la zona, ed infatti così fu. Erano le ore undici circa, mi trovavo davanti alla casa Lupoi, il rumore cupo di aerei giunse alle mie orecchie e tutti quelli che eravamo nella veranda spinti dallo stesso Prof. Lupoi scappammo verso gli scantinati del palazzo. Alcuni di noi avendo visto gli aerei, pensammo che facessero cadere manifestini mentre in realta' non abbiamo fatto in tempo a rifugiarci che subito s'udirono i primi scoppi. Decine di aerei Liberator, incominciando da un centinaio di metri prima del Macello nella strada proveniente da S. Eufemia, e precisamente dove vi sono due alberi d'ulivo semistecchiti dallo scoppio ed ancora esistenti, per una larghezza di oltre duemila metri incominciarono a sganciare bombe medie fino alla centrale Vasi, e precisamente venne colpita tutta la zona ov'erano accampati i tedeschi 24 ore prima. In tre ondate successive vennero sganciate migliaia di bombe esplosive. Uscito dalla casa Lupoi, nel corso del bombardamento, per recarmi a casa mia, vidi tutte le case avvolte in fumo e polvere. La casa Milgilardi distrutta, lo stesso quella di Don Pasqualino Caruso, mentre egli ferito gemeva accanto ad un tedesco dalle carni straziate. Erano nella cunetta, c’era anche la moto tedesca. Davanti casa mia, dove avevo lasciato alcuni miei congiunti con amici, non v'era nessuno, ma solo devastazione: porte rotte, fori sui muri, un'altra bomba era caduta allo spigolo della casa in curva semidistruggendo la casa Parisi. Grida, desolazione, tutti erano scappati in campagna, abbandonando le case e gli averi. Il tratto che di corsa ho percorso fino alla fine del paese posso dire che fu una vera « via crucis »; per non vedere il corpo di zio Peppino Lirosi, (il secrestano) sventrato e con la testa fracassata, deviai verso il vicolo Delia, ma altra scena terrificante, mi si presentò davanti, una donna a brandelli in braccio al proprio figlio piangente, (era una sfollata di Palmi). Ed ancora, in piazza Municipio, decine di feriti e molti morti; grida di dolore pianto, implorazione d'aiuto, tanti amici miei morirono e fra questi uno ne ricordo, con vero rimpianto perché era della mia stessa età, mio vicino di casa, mio coetaneo. Correvo, non sapevo dov'ero diretto, la paura aveva invaso tutto me stesso, d'un tratto mi fermai, vidi sangue che scorreva luccicante che fuoriusciva dal fianco di un uomo seduto sul tronco di un albero, era vivo, stavo per dargli qualche inutile aiuto, ma di li a poco reclinò il capo, spalancando gli occhi, afferrato ormai dalla tragica inesorabile morte. Silenzioso, col cuore angosciato, anch'io come un'automa mi recai in campagna, mentre tutto il popolo cercò scampo dentro la galleria delle ferrovie Calabro-Lucane.

(Antonio Luppino 'Un sinopolese')
Da "Sinopoli nel Tempo" Di Antonio Luppino

       
Foto scattate durante la seconda guerra mondiale


Commemorate le vittime del primo settembre '43

L'Amministrazione comunale ha voluto onorare il sacrificio di 31 concittadini, vittime del bombardamento dell'1 settembre 1943. La cerimonia si è svolta nella chiesa parrocchiale, alla presenza di autorità civili e militari, tra cui la dottoressa Caracciolo in rappresentanza del prefetto, il vice presidente della Provincia, Cannatà, il gen. Azzarà, il dirigente scolastico Gelardi, il sindaco di S. Procopio, Ruffo, un drappello di militari con il magg. De Lorenzi del Comando RCF di Reggio, il comandante della locale Stazione CC, m.llo Buda, nonché di un folto pubblico. La messa è stata celebrata dal parroco Antonio Siciliano che, nel corso dell'omelia, ha elencato i nomi delle trentuno vittime, tra le quali quindici donne e otto bambini. L'undicenne Francesca Caruso ha letto un brano del capitolo che il prof. Antonio Luppino, nel suo libro “Sinopoli nel tempo”, ha dedicato alla narrazione di quel funesto evento del quale egli stesso, all'epoca sedicenne, fu testimone. È poi intervenuto il sindaco Domenico Luppino, rimarcando come «sono dovuti passare ben 59 anni affinché la Sinopoli di oggi rendesse un degnissimo omaggio alla memoria dei suoi infelici figli che, in quel tragico primo settembre, in preda al panico, cercarono un rifugio che tuttavia non seppe evitarne la morte. Con questo tributo – ha continuato il primo cittadino – desideriamo che la memoria di questi morti non si estingua nel cuore dei concittadini». Momenti di commozione sono stati vissuti quando il sindaco ha insignito con attestati e medaglie di benemerenza i parenti delle vittime. Infine il corteo si è recato dalla chiesa al monumento ai Caduti e mentre la tromba della banda musicale di Delianuova intonava il silenzio, Luppino ha deposto una corona d'alloro ai piedi del sacello.

(a.l.)
da "Gazzeta del del Sud" del 3 settembre 2002
Foto; Arte Fotografica Rugari - Sinopoli


 

I caduti durante il bombardamento del primo settembre 1943

BUONFIGLIO ORSOLA  DI ANNI 62

FIGLIA DI VINCENZO E CAIA CARMINA

CANNIZZARO GRAZIA  DI ANNI 31

FIGLIA  ANTONIO E TAGLIALATELA ANTONIETTA

CANNIZZARO MARIA   DI ANNI 43

FIGLIA DI ROSARIO E VELARDI GRAZIA

CANNIZZARO MARINA  DI ANNI 61

FIGLIA DI ROSARIO E VELARDI GRAZIA

CARBONE MICHELE  DI ANNI 1

FIGLIO DI GIOVANNI E CUTRI' FRANCESCA

CLEMENTE GIUSEPPA  DI ANNI 60

FIGLIA DI DOMENICANTONIO E LABBOZZETTA CATERINA

CONDINA LUIGI  DI ANNI 11

FIGLIO DI  ANDREA E PARGALITI M. CONCETTA

CORSO MARIA  DI ANNI 62

FIGLIA DI MARIANO E TERRANOVA G. GRAZIA

CUTRI' FRANCESCA  DI ANNI 31

FIGLIA DI DOMENICO E CORSO MARIA

CUTRI' PASQUALINA   DI ANNI 16

FIGLIA DI DOMENICO E CORSO MARIA

FERGOLA GIOVANNA  DI ANNI 65

FICARA BRUNO  DI ANNI 90

FIGLIO DI GIUSEPPE E CIUCCIU' MARIA

FIMMANO' LORENZA  DI ANNI 40

FIGLIA DI FILIPPO E FIMMANO' TERESA

FONTANELLA SERAFINO  DI ANNI 4

FIGLIO DI SALVATORE E TRIPODI VINCENZA

LICASTRO ROCCO  DI ANNI 12

FIGLIO DI GIUSEPPE E TAGLIALATELA GIUSEPPA

LIONELLO CATERINA CONCETTA  DI ANNI 61

FIGLIA DIPIETRO E LUPPINO FRANCESCA

LIROSI GIUSEPPE ANTONIO  DI ANNI 69

FIGLIO DI GIUSEPPE E PRINCI ANGIOLINA

LUPPINO FRANCESCO  DI ANNI 16

FIGLIO DI FRANCESCO E LUPOI CARMINA

LUPPINO SALVATORE  DI ANNI 14

FIGLIO DI MICHELE E BARBARO G. MARIA

MARTINO FRANCESCA  DI ANNI 68

FIGLIA DI VINCENZO E MONTEROSSO MATTEA

MINNITI CARLO DI ANNI 31

FIGLIO DI CARMELO E GENTILE CONCETTA

PAPALIA DOMENICANTONIO  DI ANNI 73

FIGLIO DI DOMENICO E LIONELLO MARIA

PEDULLA' GIUSEPPE  DI ANNI 5

FIGLIO DI GIUSEPPE E LUCCHETTA LUIGIA

PIZZOLEO BENIAMINO ANTONIO DI GIORNI 4

FIGLIO DI RAFFAELE E CANNIZZARO GRAZIA

PIZZOLEO RAFFAELE  DI ANNI 33

FIGLIO DI BENIAMINO E LICASTRO M. ANTONIA

RUGARI GRAZIA DI ANNI 34

FIGLIA DI ROCCO E FORGIONE MARIA

TAGLIALATELA MARIA ANTONIETTA  DI ANNI 51

FIGLIA DI FRANCESCO E CARBONE ROSINA

TAGLIALATELA TERESINA  DI ANNI 51

FIGLIA DI FRANCESCO E CARBONE ROSINA

TRIPODI ANNUNZIATA  DI ANNI 29

FIGLIA DI ROCCO E ZAGARI ROSA

TRIPODI PASQUALINA  DI ANNI 34

FIGLIA DI ROCCO E ZAGARI ROSA

VITALE DAMIANO  DI ANNI 67

FIGLIO DI MATTEO E ROSITANO MARIA